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lunedì 25 febbraio 2013

Crisi di legalità


di Andrea Fasolini

Secondo la relazione semestrale del ministero dell'interno sulla criminalità, nell'ultimo anno le denunce per contrabbando sono aumentate del 28,9 per cento. In crescita anche i furti nelle casse e gli scippi. Gli usurai, che dieci anni fa erano 25mila, sono oggi 40mila e hanno prestato soldi ad almeno duecentomila commercianti. La contraffazione pesa sui conti pubblici con 4,6 miliardi di euro di imposte evase. Queste sono solo alcune delle cifre sulla criminalità italiana che mostrano la forte crescita dell'economia illegale negli ultimi anni, nel mezzo di due pesanti recessioni.

Il calo del reddito, unito alla contrazione del credito, molte attività commerciali in difficoltà si sono rivolte all'usura, che inevitabilmente porta molte imprese a chiudere i battenti.

Gli usurai sono molto spesso noti alle autorità, ma nei procedimenti giudiziari sono quasi mai perseguibili a causa delle evidenti lacune nella legge. Spesso gli imprenditori non denunciano i comportamenti criminali:hanno paura delle ritorsioni, ma anche di perdere l'accesso a queste fonti di credito. Crisi e criminalità si avvitano in un circolo vizioso che va al più presto spezzato.

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