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sabato 4 maggio 2013

TI ASSUMO IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO


di Sara L.


Romeno, bulgaro, polacco, arabo, francese. Cinque lingue per il nuovo contratto provinciale dei lavoratori agricoli della provincia di Foggia, in applicazione del semplice principio di civiltà di far comprendere a entrambe le parti il contenuto dell'accordo che sottoscrivono.
Un pacchetto di misure innovative che coinvolge 46 mila addetti e verrà messo subito alla prova con l’istituzione del primo Osservatorio provinciale del mercato del lavoro in agricoltura, uno strumento necessario per individuare domanda e offerta a beneficio delle imprese che cercano manodopera, ma finalizzato anche ad agevolare chi cerca lavoro ma non sa come orientarsi.
Ma, come spesso accade, non è solo questione di “come lo si dice”, ma anche e soprattutto di “cosa si dice”: “Quello firmato nei giorni scorsi a Foggia – commentano i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia – è il contratto dei lavoratori agricoli più importante d’Italia, fortemente innovativo anche sul piano occupazionale”.

Con il nuovo contratto vengono individuate nuove figure professionali in settori come l’acquacoltura, l’itticoltura e la mitilicoltura e viene finalmente legittimata la figura in campagna dell’addetto alla custodia dei beni aziendali: una sorta di “guardiano” presente in quasi tutte le realtà aziendali ma finora non configurabile sotto alcuna tipologia contrattuale.
Non poteva mancare però, amara ironia, la tipica dichiarazione di intenti, piena di belle speranze.
L'art. 14, infatti, prevede misure finalizzate ad agevolare la professionalizzazione dei lavoratori e la loro alfabetizzazione “ricorrendo all’utilizzo delle varie risorse finanziarie disponibili”.
Amara ironia, appunto...

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