-

sabato 1 giugno 2013

CITTADINI D'ITALIA, SENZA FRONTIERE!


di Sara L.

Il Comune di Sesto San Giovanni ha deciso di festeggiare quest'anno il 2 giugno con un'iniziativa di impatto simbolico notevole, che coglie appieno lo spirito dei padri costituenti e si poggia sui valori che hanno ispirato il sorgere della Repubblica. A partire dalle ore 15.00, al Carroponte di Via Granelli 1, si darà inizio a “SESTO SENZA FRONTIERE”, la festa per la consegna della cittadinanza onoraria a 2400 bambini di seconda generazione: l'evento muove dall'adesione del Comune di Sesto alla campagna dell'Unicef “Io come tu. Tutti uguali di fronte alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi.”. La festa è organizzata in collaborazione con Coop Lombardia, Uniabita, Arci Milano, Comitato genitori e docenti per la scuola pubblica e Radio Popolare.

La giornata si aprirà proprio con un'iniziativa della radio "bella e possibile", ovvero una ri-edizione di “Giochi Senza Frontiere” (chi è nato negli anni '90 forse non se li ricorda!). Ai giochi seguirà la cerimonia ufficiale di consegna della cittadinanza onoraria da parte del Sindaco e della Giunta Comunale, a cui va tutta la stima della redazione.
Infine, a concludere la serata, lo spettacolo della compagnia teatrale Alma Rosé CITTADINI IN TRANSITO”: parole e musica, testimonianze, racconti e domande per riflettere insieme sul senso di appartenenza, di Paese, di confine. Un'occasione per pensare a cosa vuol dire sentirsi italiani, essere stranieri vantare dei diritti, sentirsi legati a dei doveri verso una famiglia lontana da qui. Perchè essere cittadini di qui venuti da altrove è un percorso di costruzione identitaria complesso, spesso banalizzato.

Anche se, mi vien da pensare ora, essere cittadini di non importa quale paese, è già una fortuna: significa avere uno status giuridico definito, avere il proprio nome in qualche registro anagrafico, sentire di avere una casa in qualche luogo del mondo, poter guardare un planisfero e pensare “io sono cittadino di...”. 
C'è chi un Paese che lo accetta come cittadino non ce l'ha: a volte il Paese è nel cuore della gente ma non sulle carte geografiche, perchè i potenti da troppi anni si contendono le terre... altre volte il Paese di cui si era cittadini è anche quello dal quale si è fuggiti per il troppo dolore... Ma questa è un'altra storia, domenica pensiamo a festeggiare questi 2400 nuovi cittadini, speriamo tra poco cittadini a tutti gli effetti e non più “solo” onorari.

Nessun commento:

Recenti