N.D.R.: si consiglia la lettura dell'originale articolo di Libero prima di continuare!
Link
di Saufi Samade
Link
di Saufi Samade
"Un giudice di Torino è stato costretto a fare causa a Sallusti, ex-direttore del " giornale" Libero ( le virgolette sono puramente casuali) che, non sappiamo se con un articolo falso o con qualche altro attrezzo, gli ha estirpato la reputazione che aveva e l’ha buttata via. Non sapeva rispondere alle lucide deduzioni di Sallusti e Farina sul suo futuro di giudice rovinato. Lui non sentiva ragioni perché più forte era la ragione del cuore infallibile di magistrato.
Ora il piccolo giudice ( si resta giudici anche se la reputazione è morta) è rinchiuso pazzo in casa sua. Aveva gridato : " Io no gabire! Io fatto niende!" ( era nigeriano da parte di madre, povero ragazzo).
Sallusti e Farina hanno pensato che in fondo era sì sincero ,ma poi avrebbero prevalso in lui i forti valori del " lasciamo perdere" e del " Ma Libero non era un settimanale di barzellette?!"
Non è stato così. Dopo aver scoperto che Libero era VERAMENTE un giornale , il giudice volle obbedire a qualcosa che era scritto nell’anima o, se non ci credete, in quel luogo del petto o del cervello da cui sentiamo venir su il nome di Dio abbinato ad una ricca varietà di fauna quando si sente il nome di Sallusti. E così lo querelò.
Ci sono ferite che esigerebbero una cura che qui non c’è. Qui ora esagero, ma prima domani di pentirmi lo scrivo: se ci fosse la pena di morte e se mai fosse applicabile in una circostanza, questo sarebbe il caso.
Dopo aver messo in mostra meritoriamente questo scempio, i quotidiani che fanno? Mettono pacificamente in lizza i due pareri. Se per il Milano o l’Inter? Carne o pesce? Sopra o sotto?
Non si riesce a credere che ci possano essere due partiti ( questo vale anche nel senso più generale della cosa) .Sì, perché in fondo la vera notizia è questa, e cioè che ci sia un’opinione ritenuta rispettabile e che accetti la violenza più empia che esista: il costringere un giudice a veder ucciso il proprio buon nome davanti ai suoi occhi a causa di un articolo diffamatorio. "
Saggissimo e sempiterno Socrate, tu che odiavi così tanto i sofisti indicandoli come completamente indifferenti al contenuto di un discorso, alla verità e al bene, e interessati soltanto alla forma e all’aspetto delle argomentazioni, avresti mai immaginato di trovarne di così abili? Questi probabilmente metterebbero in difficoltà anche te, la tua ironia, la tua confutazione e la tua maieutica.
Parlo alla terza persona plurale perché il mini articoletto scritto sopra non è mica mio. Più precisamente è mio nell’ironica sostanza, ma nella forma è per tre quarti ( facciamo, quattro quinti) copiato dall’articolo di DREYFUS, il megalomane che di notte scrive articoli di dubbio gusto e di giorno è Renato Farina, ex- vicedirettore di Libero. Questo articolo, che attualmente è sulla bocca di tutti, ma nella testa di pochi, descrive la storia di una ragazzina tredicenne rimasta incinta del suo ragazzo e COSTRETTA da mamma, papà, e giudice ( protagonista dell’articoletto iniziale) ad abortire. E fin qui sarei ancora dalla parte di Libero, se non fosse per il fatto che l’articolo è falso. La Cassazione ha voluto precisarlo (Evidentemente dopo aver atteso invano per giorni che lo facesse Studio Aperto, ma alla richiesta di spiegazioni si è sentita rispondere " Chi diavolo è Sallusti?" )
Infatti la Cassazione ci tiene a precisare che:"
Inoltre la Cassazione sottolinea, al punto b) "la non corrispondenza al vero della notizia (pubblicata da La Stampa il 17 febbraio 2007) era già stata accertata e dichiarata lo stesso giorno 17 febbraio 2007 (il giorno prima della pubblicazione degli articoli incriminati sul quotidiano Libero) da quattro dispacci dell’Agenzia ANSA (in successione sempre più precisa, alle ore 15.30, alle ore 19.56, alle 20.25 e alle 20.50) e da quanto trasmesso dal Tg3 regionale e dal Radiogiornale (tant’è che il 18 febbraio 2007 tutti i principali quotidiani, tranne Libero, ricostruivano la vicenda nei suoi esatti termini)". Al punto c) la nota della Cassazione sottolinea "la non identificabilità dello pseudonimo ‘Dreyfus’ e, quindi, la diretta riferibilità del medesimo al direttore del quotidiano". L’articolo incriminato era intitolato ‘Il dramma di una tredicenne. Il giudice ordina l’aborto’.
La fretta di scrivere una notizia, le fonti non sempre affidabili, può succedere che si sbagli. Infatti non fu l’unico giornale a farlo, ma fu l’unico che non riparò all’errore commesso, nemmeno quando è stato richiesto dal giudice interessato. Hanno detto ( testuali parole di Cocilovo, il magistrato che racconta la vicenda in un’intervista): " Eravamo in auto quando sono usciti i lanci ANSA e non li abbiamo visti"
Ma come? Siete in auto da 6 anni? Complimenti, e dire che la benzina costa parecchio…
La mia critica si rivolge anche alla forma con cui è stata divulgata la notizia, probabilmente l’Inquisizione spagnola non avrebbe saputo far di meglio.
L'articolo infatti usa un registro da Apocalisse biblica. Farina, quale abile oratore e carnefice della parola, riesce a tirare insieme un’accusa enorme contro il giudice, se fosse stata vera la notizia probabilmente quest’ultimo sarebbe stato ghigliottinato senza processo. Grande esempio di come la forma possa distogliere dal contenuto.
Ah, notizia ANSA dell’ultim’ora: il giudice non ha origini nigeriane, ma italiane! Meno male che non ero in auto altrimenti ci avrei messo sei anni ad accorgermi dell’errore…
Suvvia non arrabbiamoci troppo, dopotutto è un articolo di Libero e come gli altri va preso con le pinze ( scherzo Libero, alla fine ti voglio bene come se fossi un giornale normale!) , e infatti è firmato con uno pseudonimo. A giudicare da cosa e da come è stato scritto dev’essere opera di uno pseudo-giornalista.
I conti tornano.
5 commenti:
In moderata risposta ad alcune moderate critiche/perplessità riguardo il pezzo di oggi:
[...]E' difficile e ci vuole almeno una seconda lettura, questo va detto, tuttavia il succo è che[Samade] ha ripreso l'articolo originale di Libero e l'ha "ironicizzato" utilizzando le locuzioni di Dreyfus ma con contenuti tratti dalle polemiche che sono circolate e nei confronti della sentenza e nei confronti del finto martirio di Sallusti.
La frase sulla pena di morte è interamente presa dall'articolo originale, pertanto ho rimediato con una NDR che consiglia vivamente la lettura di quello prima che dell'odierno pezzo di spogliatevi.
La chiave di lettura dell'articolo sta nell'esposizione della tesi che il giornalismo in questione sia un esempio di forma (ed ideologia) che hanno irrimediabilmente e dannosamente trasceso il contenuto della notizia.
Io francamente lo trovo eccezionale, di una prosa certo non accomodante ma che trovo poeticamente affascinante.
La domanda che pone è: ha senso levare gli scudi della giustizia contro chi forse saprebbe distruggere da sé la propria dignità e credibilità? Io credo di sì, ma limitatamente al fatto che secondo me Sallusti "l'ha fatta proprio grossa!"
Le piccole perle del "giornalismo" all'italiana. Per fortuna che esiste un Ordine che, appunto, dovrebbe mettere ordine e tenere sotto controllo la qualità e le capacità dei suoi iscritti. Inutile dire che è l'ennesimo esempio dell'esistenza di multiple Caste, in questo caso, Stampata. L'esistenza di simili pagliacci pronti a farsi martiri pur di screditare nei modi più abbietti l'"avversario" (!?), mi spinge a scrivere ed invitare a scrivere su mezzi alternativi di informazione (nel caso di specie, Spogliatevi!). Per cui a tutti voi cari (forse appasionati) lettori esorto a inviare impressioni, commenti, idee e magari articoli per migliorare e ampliare un'informazione sempre più marcia, sempre più interessata al dramma e alle tette che non alle notizie e alla verità (con la "v" minuscola, non maiuscola come predicano certi personaggi)! GRAZIE!
Sono perfettamente al corrente del fatto che l'articolo è molto fuori dagli schemi,sia per la struttura di base che per
il linguaggio e l'ironia. Alcune frasi potrebbero indurre al " Ma che cazz..."
Evidentemente sono, a mia insaputa, un fan di Luttazzi.
Gradirei comunque che eventuali critiche e perplessità sopracitate vengano pubblicate, visto che l'articolo l'ho scritto io
e non chi, momentaneamente, ne fa le veci.
Grazie a Mancio per averlo fatto.
Grazie a voi che son sicuro che lo farete.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/28/sallusti-come-solzenicyn-siamo-su-scherzi-a-parte/366989/ da leggere!
Più lo leggo e più apprezzo la sagace e pungente ironia del nostro Saufi. Complimenti e grazie (soprattutto perchè mi hai evitato una querela per diffamazione grande come una casa! XD).
Posta un commento