Pubblico volentieri questa poesia inviatami da un Amico, che ha voluto mettere le ali ai suoi pensieri e portarci il respiro di terre lontane e vicine, terre dell'uomo, terre dell'animo.
E' morto Jaradat
e come se un terribile
tautogramma trascendesse
il tutto, habemus papam
Il gulasch di quel porco
di Orbàn
è indigesto a tal punto da
risvegliare i peggiori incubi
della dignità
La via dell'Umiltà è
calcata dall'ossimoro
E negli stessi giorni,
(V.)
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