di Dennis Salvetti
Dopo il caos degli inizi dell'era post-Mubarak (che tra l'altro sembra
versare in condizioni di salute piuttosto precarie fin dal giorno della
condanna all'ergastolo) e la presa del potere da parte dei militari, che
avevano promesso di rimettere la sovranità al popolo una volta smantellato il
regime, sembra che l'Egitto abbia un nuovo governo. Il vincitore risulta essere
Mohamed Morsi, candidato per l'organizzazione dei "Fratelli Musulmani"
tramite il parito "Libertà e Giustizia". Nonostante la tradizione
"laica" dell'Egitto, il popolo ha scelto un esponente di chiaro
stampo islamico, proveniente da un movimento chiaramente fondamentalista. Ma,
almeno al discorso di insediamento, Morsi ha promesso di essere il Presidente
di "tutti gli Egiziani", cercando anche, forse, di rassicurare le
cosiddette potenze occidentali possibilmente preoccupate di avere un leader
para-religioso sulle sponde del Mediterraneo. Si spera che quelle che ha
pronunciato il Presidente eletto non siano soltanto parole di circostanza, ma
un programma di governo da attuare, questo lo sperano poveri, copti e
(soprattutto) donne.
1 commento:
La Redazione si scusa per la mancata pubblicazione di lunedì 25, purtroppo difficoltà tecniche, nello specifico il reperimento di un redattore che sostituisse il designato del giorno, hanno impedito la pubblicazione di articoli.
Pertanto si invitano i lettori, dagli assidui frequentatori a chi occasionalmente capita da queste parti, ad aiutarci onde evitare inconvenienti simili inviando articoli, proponendosi redattori, commentanto e diffondando la voce... Grazie per la pazienza!
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