-

venerdì 29 giugno 2012

La cittadinanza? troppo difficile, anche per Balotelli


Di Marzano Luigi 


«
 Sono italiano, mi sento italiano, giocherò sempre con la Nazionale italiana. »
(Mario Balotelli)


Era il 12 agosto 2008 al compimento del diciottesimo anno di età che Mario Balotelli è "diventato" cittadino italiano anche se dall'attaccamento alla famiglia e al territorio che mostra nelle conferenze stampa si capisce che forse lo è da più tempo. E' il primo torneo per la nazionale italiana con le "seconde generazioni" ed è una buona occasione per noi appassionati tifosi capire perchè noi in questo siamo arrivati così tardi rispetto alle altre nazionali europee. L'avventura del campione azzurro si districa tra burocrazia e leggi italiane assurde, scritte da governi xenofobi che gli stessi italiani tifosi han votato. Mario Balotelli è nato a Palermo (poi trasferitosi nel cremasco) e per problemi medici che i suoi genitori naturali non potevano risolvere per il costo elevato delle cure è iniziata la trafila degli affidi. Mario non ha mai perdonato i suoi genitori ghanesi per questo "abbandono" e si è subito affezionato alla famiglia Balotelli che però non ha mai ottenuto i permessi per gli affidi.La conclusione della vicenda con la cittadinanza italiana ha fatto gridare goal anche a coloro che aspettano di diventare italiani, di cui Balotelli ne è diventato il simbolo. Conosciute queste faccende diventa più facile capire il carattere del campione ed il grande fastidio che prova nell'essere fischiato da quelli che lui reputa fratelli connazionali. Intanto questa nuova avventura sportiva sono sicuro potrà favorire l'integrazione, il campione italiano ci ha portato in finale, speriamo che l'Italia sia anche per gli altri.


A voi la storia di Super Mario con qualche dettaglio in più a cura di Repubblica .it

La Biografia da Wikipedia

campagna uefa " respect" voluta da Platinì

1 commento:

Sara L ha detto...

Mario Balotelli è un "fottutissimo miliardario" come tutti gli altri, che si guadagna da vivere (e anche più) attraverso un gioco (e i più mormorano anche attraverso IL gioco). Ma Mario Balotelli è anche uno che ce l'ha fatta: rappresenta il riscatto di chi era ultimo per vicissitudini familiari e infausto destino alla base ed è riuscito a farsi strada con le proprie risorse personali. Mario Balotelli immerso nella merda di cui innegabilmente fa parte, è la dimostrazione della fuga dal "capitan ovvio" approccio sociologico strutturalista...

Recenti