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domenica 30 settembre 2012

"Emergenza" carceri

di Dennis Salvetti


Le parole di Napolitano degli ultimi giorni e il “caso Sallusti” fanno scoppiare di nuovo l’emergenza carceri (che a ben vedere di emergenza, quale situazione di circostanza imprevista, Treccani, ha ben poco essendo semmai una situazione ordinaria da 30 anni a questa parte) che nel 2011 ha sfiorato i 77000 detenuti (Ministero della Giustizia), a fronte di meno di 50000 posti totali. Al di là della palese carenza di strutture e personale (vedi il caso del concorso pubblico per “secondini”: Polizia Penitenziaria - Il Fatto Quotidiano), il Paese paga lo scotto di una legislazione penale spesso confusionaria e semplicistica e di una politica assolutamente di “non-recupero” dei condannati, e di una giustizia-bradipo, bloccata dalla carenza (anche qui) di personale e mezzi necessari a far fronte alla mole di lavoro. Il fatto che stupisce di più è che nonostante esista una legge ben chiara (legge 26 luglio 1975, numero 354) che offre la possibilità di misure alternative al carcere e il lavoro per i detenuti (forza altrimenti morta), e che permetterebbe al Paese di risparmiare "bei soldoni" e rendere più efficaci le parole del terzo comma dell’articolo 27 della Costituzione (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.”). Rendere una spesa un investimento non è troppo difficile (basta vedere ad esempio il carcere di Bollate), persino in una situazione di crisi economica.
A seguire alcuni link.

1 commento:

Luigi Marzano ha detto...

Non è la prima volta che ci sbattiamo la testa in redazione :
http://spogliatevi.blogspot.it/2012/05/napolitano-si-sveglia-carceri-un-punto.html

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