Di Marzano Luigi
Senza parole, alla notizia la mia
reazione è stata di rabbia, preoccupazione, e sofferenza per chi
abita la valle.
Avrete sentito, l'incontro (articolo Ansa) fra Hollande
e Monti non ha portato a risultati razionali come molti si
aspettavano. Un incontro agitato, condito dalle numerose polemiche
riguardo al trattamento riservato a NoTav francesi ed italiani che
hanno cercato di raggiungere Lione per una protesta legittima e
disperata.
La classifica dei 113 paesi più trasparenti del mondo (click). |
Odio assistere impotente all'avvio di
un opera così costosa, occasione d'oro per i soliti furbetti
all'italiana. Attenzione, non voglio scadere nel NoTav alla Grillo: con questo non voglio dire che in Italia non si possano costruire
infrastrutture per la paura delle infiltrazioni mafiose, ma quando
l'opportunità di arricchirsi supera il buon senso (e in questo la Tav non è l'unica opera) tutto ha un limite (e girano pure i "chitarrini"). E' inaccettabile notare partiti che cambiano opinione
sull'opera a seconda di chi lavora nell'appalto: quando c'è Lunardi
ad arricchirsi la sinistra era contraria, quando invece sono le
cooperative rosse a lavorare si cambia idea allegramente (consiglio "Tangenti ad alta velocità" di Gianni Barbacetto).
Alla luce di questo il mio dispiacere è cosi forte che non posso immaginare quello di chi vive la valle. La mia solidarietà va tutta a loro e chiedo a voi lettori di comprendere l'assurdità di quest'opera ed essere attivi, senza rabbia violenta, nel contrastarla. Forse ho la presunzione esagerata di essere nel giusto e di parlare per tutti. Fatto trenta facciamo trentuno. Forze dell'ordine, cercate di capire la disperazione, tornate ad essere un corpo dello Stato educativo e pensante, elevato.
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