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lunedì 14 gennaio 2013

Giusto? O Sbagliato? [#2]

un fotogramma di una pubblicità progresso
di Andrea Fasolini
Credere che la sola evasione fiscale, come vorrebbero farci credere le sempre più frequenti campagne anti-evasione, sia la causa prima dei problemi del welfare nazionale sembra quantomeno azzardato. Nessuno vuole negare il triste primato italiano in fatto di economia sommersa, tanto che alcuni economisti l'hanno quantificata come il 13% in più, in rapporto al PIL, rispetto ai nostri vicini tedeschi. Tuttavia, la pressione fiscale reale presente nel bel paese è oltre il 10% maggiore rispetto a quella tedesca. Quindi, affermare che non vi siano servizi a causa dei mancati introiti fiscali è impreciso: l'evasione causa aumento delle tasse, non minori servizi. Infatti, pur essendo vigente in Italia, ormai da molti anni, un regime fiscale opprimente, il gap tra i servizi offerti dal welfare tedesco e quello italiano è evidente: autostrade gratuite, asili nido garantiti dallo stato, mense scolastiche estese ad ogni livello, sono solo alcuni dei servizi messi a disposizione alla popolazione tedesca. Inoltre, anche per ciò che concerne le normali funzioni di uno stato (istruzione, trasporti, previdenza...) le differenze sono lampanti. Tutta colpa dell'evasione fiscale quindi? Non hanno una certa influenza anche la corruzione, che costa al nostro paese 3% di Pil l'anno; un'amministrazione pubblica creata per erogare lavoro, non servizi; una giustizia bizantina e del tutto incompetente, che grava per l' 1,5% sul Pil; una quota di dipendenti pubblici più alta e molto più inefficiente rispetto a quella franco-tedesca. Dopo il 2003 i sindacati tedeschi permisero alle aziende di usufruire gratuitamente del lavoro degli operai per diversi mesi, conoscendo la difficoltà del momento. A Pomigliano, lo stabilimento Fiat ha una delle produttività più basse d'Europa. Ovviamente anche i vertici dell'azienda hanno grosse responsabilità, ma qualcuno sa spiegarmi perché in pieno luglio, casualmente quando la nazionale Italia di calcio avrebbe disputato un importante sfida, nell'impianto si è registrato un altissimo tasso di assenteismo causato da malattia? O quando a Napoli, in piena emergenza rifiuti, mentre l'esercito stava sgomberando le strade, proprio nel periodo delle feste natalizie, quasi tutti i netturbini erano in malattia? E' inutile cercare colpevoli: il debito pubblico è stato alimentato dalle mancate riforme, dall'incapacità del popolo di capire che i tempi sarebbero cambiati nel giro di pochi anni e dalla debolezza della politica, che per mantenere la pace sociale ha sostenuto intere regioni improduttive: in Giappone la raccolta differenziata riesce a recuperare il 70% dei rifiuti. Le città di Napoli e Roma spediscono i propri rifiuti via mare in Olanda. Colpa della criminalità organizzata? Oppure di un sistema perverso che si autoalimenta, dove appena qualcosa non funziona, c'è subito lo stato a metter mano al portafogli. Dopo il 1960, per trent'anni, l'Italia ha vissuto con un deficit annuo in media del 9,5% (i trattati di Maastricht impongono un tetto non superiore al 3%), non certo per colpa della criminalità organizzata, ma a causa di un sistema pensionistico criminale, di una classe politica incompetente e di un'apparato amministrativo da terzo mondo. Questa è la verità. Ora forse capirete il perché delle pubblicità contro l'evasione: convincere il popolo che non è colpa né dei politici, né dei lavoratori, ma la responsabilità è di una ristretta cerchia di criminali, identificati come parassiti. A voi ricorda niente? Meditate.

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