di Andrea Fasolini
Il 20 novembre 2012 Greenpeace ha presentato a Pechino il rapporto Toxic threads, rivelando che venti marchi d'abbigliamento mondiali usano sostanze chimiche nocive per la produzione dei loro vestiti.
Tra i marchi coinvolti troviamo Gap, Calvin Klein, Giorgio Armani, Disel, H&M, Levi's, Zara.Nei tessuti sono state trovate sostanze cancerogene e molecole che causano disfunzioni del sistema riproduttivo. Anche se non è provato che tali sostanze siano dannose per chi indossa i capi, lo diventano quando finiscono nell'ambiente.
Oggi la maggior parte dei marchi coinvolti ha assicurato che smetterà di utilizzare tali sostanze nella produzione dell'abbigliamento. Tuttavia, tali notizie dovrebbero metterci in guardia e farci riflettere sulla sicurezza, forse eccessiva, con cui ci affidiamo a certi marchi, confidando semplicemente della loro fama.
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