di Sara L.
25 aprile 2013: sono in corteo, a
Bergamo. Con una frangia dello stesso si abbandona il palco
istituzionale e ci si dirige, come di consueto, verso la lapide
commemorativa di Ferruccio dell'Orto, giovane partigiano trucidato da
mano fascista nella zona di Via Pignolo. Ai piedi della lapide, dopo
che “Bella Ciao” si è levata al cielo, a gole spiegate, è il
turno della Cocca. Per chi non la conoscesse, la Cocca è
un'istituzione: membro storico della Resistenza cittadina,
appartenente alla stessa banda di Ferruccio; ora è anziana, ma di
certo non le manda a dire ai suoi “quasi coetanei al Governo”,
come li chiama lei. Quest'anno il suo discorso è particolarmente
vibrante: si scaglia contro chi ha permesso che il Paese naufragasse
e conclude ribadendo più volte, con voce arrochita: “Non è questa
la libertà per la quale io, Ferruccio e gli altri abbiamo lottato”.
E' in omaggio alla Cocca e alle tante
donne come lei che hanno sostenuto la lotta di liberazione, a costo
anche della propria vita, che vi voglio segnalare due eventi
importanti, che fanno emergere un fenomeno troppe volte trascurato,
ovvero il ruolo delle donne nella Resistenza.
Domenica 5 maggio: alla Malga Lunga si
terrà un seminario dal titolo “Edipo in montagna”. Attraverso
testimonianze dirette esplorerà il rapporto tra figlie e padri
partigiani, un rapporto spesso di ammirazione ed emulazione nei
confronti del genitore-eroe.
Domenica 26 maggio: sempre alla Malga
Lunga si terrà uno spettacolo teatrale sulla figura di Cornelia
Quarti, detta Mimma; partigiana attiva soprattutto nel milanese ma
originaria di Albino, sociologa, sepolta a Scanzorosciate, dove le è
stata intitolata una strada.
Per info malgalunga@libero.it
, 347 4763335
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