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giovedì 9 maggio 2013

Bye Bye, Balkans By Bike: 8 Maggio, 710 chilometri



Info dalla Bosnia alla Germania trasmesse per voi in Italia:




"Innanzi tutto, siamo finiti in un pessimo Internet Cafè dove non funziona l'attacco per la macchina fotografica (sti b****rdi). Comunque i due giorni precedenti sono stati "super disagio": dopo Jajce abbiamo pedalato sotto pioggerella e sfruttato ogni sorta di riparo on the road (tettoie, pensiline, case abbandonate...). Siamo poi passati da Donj Varkuf e Bugojno (peggiori città del viaggio, segni di guerra e collettivizzazione stile soviet).
Arrivati a G.Varguf sarebbe dovuto iniziare il salitone ,ma dopo un intenso battibecco abbiamo deciso di pernottare in uno squallido motel, dato che erano già le 18 e il cielo pessimo. Cena con scene epiche e la mattina dopo sveglia presto.Pausa colazione in bar "tipi tostissimi" di cui uno ci indica di stare attenti lungo la strada.
Fatto il passo (Cima Coppi, 1100 metri) abbiamo percorso un mega discesone e siamo arrivati a Jablanica dove abbiam fatto pausa caffè.
Durante la pausa è iniziato il temporale, riprendiamo per 5 chilometri e ne è incominciato un altro.
Pausa di fortuna in un ristorantino dove abbiamo preso un cevapi gigante che ci ha fatto quasi addormentare. Dopo l' ennesimo caffè siamo ripartiti, altro km e ritorna a diluviare ma ce ne fott***o (mancano 35 km a Mostar).
Sotto una pioggia fortissima siamo arrivati ad una tettoia di fortuna, ormai completamente fradici: un cane immenso ci ha inseguito puntando alle gambe (abbiamo pedalato in stile volata del Giro d'Italia). Smesso di piovere e niente ci ha fermato, neanche il traffico pericoloso che nel fratemmpo si è fatto.
La valle della Nereva è spettacolare ma non ce la siamo goduta al massimo perchè abbiamo pedalato molto forte per evitare l' ennesimo temporale.
10 km prima di Mostar è iniziato il paesaggio da periferia: campi rom, edifici distrutti.
Entriamo in città e senza farlo apposta ci troviamo sul fronte di guerra, molti edifici danneggiati o distrutti. Zero nuvole, il paesaggio sembra orientale, con minareti e disagio sembra davvero la Palestina"

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