di Edoardo Marcarini
L'arte contemporanea è uno dei canali espressivi in assoluto più criticati e meno apprezzati mai utilizzati dall'uomo. Questa demonizzazione è fondamentalmente causata dal fatto che la rappresentazione del "bello" non è l'obiettivo dell'arte e dell'artista, che invece punta a nascondere nell'opera concetti ben più profondi che richiedono un linguaggio adeguato non coincidente con la realtà. 
Senza stare a dilungarci sulle definizioni dei vari gruppi di produzione e degli obiettivi dei vari movimenti (perché non finiscono più), volevo dare un assaggio di qualcosa che tutti potrebbero apprezzare prodotto nei giorni nostri.
Senza stare a dilungarci sulle definizioni dei vari gruppi di produzione e degli obiettivi dei vari movimenti (perché non finiscono più), volevo dare un assaggio di qualcosa che tutti potrebbero apprezzare prodotto nei giorni nostri.
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| Untitled, Tara Donovan | 
Opera di Tara Donovan, artista americana che realizza site-specific installations ovvero instllazioni pensate appositamente per il luogo in cui vengono conservate. Utilizza materiali comuni e di recupero, in quest'opera (Untitled) bicchieri di plastica e colla a caldo.
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| La piazza, Richard Estes | 
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| The deep, Jackson Pollock | 
Richard Estes (sopra), uno degli ideatori e massimi rappresentanti del fotorealismo, conosciuto anche come iperrealismo, rappresenta con una ricchezza incredibile di particolari immagini di vita "quotidiana" con la tecnica dell'olio su tela. non è una fotografia.
Jackson Pollock, massimo rappresentante dell'espressionismo astratto e ideatore della tecnica del dripping: Dipingeva le sue enormi tele facendo gocciolare il colore su di esse. La sua tecnica si fonda sull'istinto e sull'intuito uniti alla componente caso (la sua pittura è definita anche aleatoria, stabilita cioè dal lancio dei dadi). Questo quadro, The deep, è l'ultimo che dipinse prima della morte.
Jackson Pollock, massimo rappresentante dell'espressionismo astratto e ideatore della tecnica del dripping: Dipingeva le sue enormi tele facendo gocciolare il colore su di esse. La sua tecnica si fonda sull'istinto e sull'intuito uniti alla componente caso (la sua pittura è definita anche aleatoria, stabilita cioè dal lancio dei dadi). Questo quadro, The deep, è l'ultimo che dipinse prima della morte.
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| Freedom, Zenos Frudakis | 
"Volevo
 creare una scultura che chiunque, indipendentemente dal proprio 
contesto, potesse guardare e percepire immediatamente l'idea di qualcuno
 che lotta per liberarsi. Tutti hanno bisogno di uscire da qualche 
situazione, che si tratti di una lotta interiore o di una circostanza 
contraddittoria, e di essere liberi." 




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