-

venerdì 10 febbraio 2012

L’Agnello Sacrificale e l’altare delle Elezioni

di Francesco Mancin
Non so come ma è come se sognassi: il Gotha del Pdl che organizza incontri pomeridiani e consultazioni con gli altri partiti del parlamento per discutere della Legge Elettorale, dopo averla approvata nel 2005 e essersene servito per cristallizzare la posizione del BaroNano. Straparlano anche i capoccia Pd, che in un anno e mezzo di legislatura due cose dovevano almeno presentare in Parlamento: la riforma del Sistema Elettorale, e, non dimentichiamocene, la revisione della Legge Gasparri per le frequenze radiotelevisive e le testate giornalistiche, che costituisce ancora oggi il piedistallo legalizzato dell’impero mediatico della famiglia Berlusconi. Sicché appena il Prof. Monti inizia a remare contro cercando di sfangare la povera Italia spiaggiata peggio della Concordia, subito i furbetti, cavalcando il malcontento popolare dovuto al “no al referendum” della Corte Costituzionale, riportano in primo piano questa necessità che, senza alcuna ironia, è effettivamente essenziale.


Ma come? Non vi fa più comodo? improvvisamente legge elettorale è tornata ad essere il fulcro della Democrazia (ai cittadini, ai quali non rimane che votare, questa cosa non è mai “passata di mente”), una prerogativa irrinunciabile, tanto da saltare le normali procedure parlamentari e, credo abbia ragione l’On. Di Pietro, arrivando a fare le riunioni da “sottoscala”.
Scettico di natura, sono convinto che ai Parlamentari in questione gli sia venuta una certa strizza pensando al 2013. Uno scenario elettivo, se forse non con facce totalmente nuove, almeno con un mosaico di schieramenti diversi: Monti, sempre che ne esca vivo dalla tempesta che sta scatenando sull’Italia, ha davvero le carte per dimostrare l’inettitudine dei più della casta e, come diretta conseguenza, di raccogliere comunque i voti degli “scontenti/indecisi” e di sfondare, protetto da premi di maggioranza e sistema circoscrizionale. Insomma, impauriti dalla possibilità che Monti si candidi (davvero così reale?) ed invece ben esperti nel sapere quali tempi mitologici ci vorranno perché si arrivi ad un compromesso, già iniziano a fare le riunioni di condominio.
E il paradosso, state certi, arriverà: perché mentre ora tutti i partiti si auspicherebbero un sistema proporzionale per garantirsi il dopo Monti, quelli più grossi come PDL e PD, cercheranno in tutti i modi di combattere su alte soglie di sbarramento, chi per eliminare ex-alleati scomodi come la Lega e chi per far fuori SEL, bacino di raccolta di voti provenienti dal PD.
Ma il sogno peggiore l’ho fatto quando gli sgherri del partito più populista della seconda repubblica hanno ritirato fuori, con la solita scarsezza di contenuti e di sintassi, la vecchia storia delle “priorità in tempi di crisi”. Ora:
Primo: come non dargli ragione, certo, ma ad una domanda di solito si risponde, non si biascica il primo argomento che scatena solo i maldipancia per evitare il confronto;
Secondo: come non dargli ragione, certo, ma ogni volta che sento queste affermazioni una vocina mi grida forte “Roma Ladrona!”.Ma non erano gli stessi che invocavano le libertà contro Roma quelli?
Ma certamente, c’era da aspettarselo, l’attuale sistema elettorale non poteva che premiare partiti prima sostanzialmente regionali come la Lega Nord, che grazie al sistema circoscrizionale e alle lista bloccate è approdata in Parlamento, e con i peggiori rappresentanti mai scelti dai capi del partito. Ci credo che gli fa comodo ai leghisti questa legge elettorale: lo status quo permette loro di avere vari punti percentuali in più per far valere le loro dotte e democratiche ragioni.
Ma il peggio è che non stavo sognando ma stavo guardando RaiNews24.


Francesco Mancin
Per saperne di più sulla legge elettorale vigente, consiglio vivamente Link Wikipedia
Inoltre consiglio l'editoriale video di Ezio Mauro, RepubblicaTV:

1 commento:

Sara L ha detto...

Sono d'accordo... agghiacciante...

Recenti