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venerdì 10 febbraio 2012

Fascisti del terzo millenio

di Sara L.




L'art 17 comma 3 della Costituzione recita: "Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica."; è sempre molto delicata, quindi, la scelta di porre divieto. Tuttavia credo ci siano eccezioni doverose, dettate dal buon senso, dalla storia e da ulteriori previsioni legislative: dal buon senso perchè è assai prevedibile che verrà organizzata una contromanifestazione (e c'è solo da augurarselo!); dalla storia, che ha condannato il ventennio come il periodo più buio del secolo breve, e probabilmente non solo; da ulteriori previsioni legislative, poichè, nonostante i numerosi tentativi di cancellarla, esiste ancora la XII disposizione transitoria e finale del dettato costituzionale "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista."

Sara L.

3 commenti:

Francesco Mancin ha detto...

Gran bel lavoro Sara L. e Marza!!

Sara L ha detto...

La mia vena costituzionalista, mai sopita causa formazione dal Prof. Paolo Bonetti, non può non farsi sentire in queste occasioni! Ricordo, a chi fosse interessato, che oggi alle 19.30 nel piazzale della stazione di Bergamo ci sarà un contropresidio organizzato dal Pacì. E' stata pubblicata anche una bella lettera aperta a questo indirizzo http://bgreport.org/?p=4984, fra i firmatari alcune delle personalità più attive dell'antifascismo bergamasco.

Dennis Salvetti ha detto...

Volendo portare zizzania e fare il puntiglioso bastardo (ruolo e parte di me che preferisco decisamente), devo far notare che stando a quelle poche e magre dichiarazioni riportate nell’articolo del link, temo che il signor Brandolin non abbia poi tutti i torti, effettivamente come tutti i cittadini ha il diritto (come anche tutti i suoi compari, ops! camerati) di potersi esprimere liberamente e pubblicamente. Ricordando le parole di Voltaire (o presunte tali) “disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”.
Devo inoltre far notare che la dottrina giuridica (maggioritaria ed espressa anche in Corte Costituzionale) in materia di XII disp.trans.fin. sostiene che per partito fascista si debba intendere quell’organizzazione politica caratterizzata dalle stesse qualità e modalità d’azione che sono state il fondamento del PNF. Il fatto che poi alcuni esponenti facciano più o meno uso di quelle modalità non implica l’incriminazione di tutta un’associazione. Ecco spiegato perché partiti come Forza Nuova, Fiamma Tricolore etc. od organizzazioni come Casa Pound possono vivere, esprimersi e radicarsi sul territorio (che piaccia o meno).
Il fatto che possano sorgere contestazioni è dato proprio dal fatto di poter manifestare il proprio pensiero. Che queste poi degenerino in risse è un fatto che deriva dal livello di stupidità di chi partecipa (tanto dall’una quanto dall’altra parte) dal livello di tensione instauratosi e dalle provocazioni portate avanti. Se uno è stronzo e violento lo rimane che sia comunista o fascista o qualsiasi altra cosa.

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