di Dennis Salvetti
In un clima sempre più da campagna elettorale, i maggiori
partiti italiani (oramai conosciuti come “ABC”, anche se non sembra irreale un “BBC”)
scottati dal crollo delle preferenze (sondaggi li danno ai minimi termini,
tanto che il partito “vincente” sarebbe il PD con poco più di ¼ dei voti, senza
contare la valanga di astensionisti da calcolarsi intorno al 35-40%), si sono
buttati a capofitto in una trattativa serrata e per lo più celata per la legge
elettorale (senza smentire voci sempre più insistenti di una Grosse Koalition).
Tra “neoporcelli”, doppio turno francese, sistemi-fuffa (o
truffa? mah) e altre bestemmie democratiche, i partiti sono intenzionati in
primo luogo non a fare una legge elettorale che consenta un minimo di
governabilità e alternanza politica, ma preferiscono far fuori “l’antipolitica”
ossia il Movimento 5 Stelle.
Premesso che neanche a me esalterebbe un Grillo Presidente
del Consiglio (un altro comico alla guida del governo dopo essere riusciti a
sbatterne fuori uno, seppur temporaneamente, mi sembra eccessivo), dato che,
sempre secondo gli onnipresenti sondaggi, il M5S avrebbe un range di 20-21% dei
suffragi (in costante crescita) rendendo difficile un tipico governo di
coalizione ideologica (ossia centrosinistra contro centrodestra), meno che mai
un governo monocolore, facendo sembrare sempre più reale e realizzabile per i “tecnici
di partito” una nuova Grande coalizione (o Grande Inciucio come preferite) che
unisca l’attuale asse PD-PdL-UDC (con i post-pseudo democristiani a far festa, “ancora
una volta al governo! ahah”) in un nuovo governo “tipo-Monti”.
Invece di puntare su possibili programmi di governo, i
partiti pensano all’alleanza più probabile, all’alleato più fedele con ampie
concessioni e deragliamenti ideologici pur di mantenere il culo sulle poltrone.
E scempio nello scempio si inserisce la riforma costituzionale in discussione,
che vuole trasformare il nostro regime parlamentare in una monarchia repubblica
s(c)emi presidenziale (anche se dati i tempi stretti sembra essere rimandata). Davvero
come dicono nel centrodestra, siamo abbastanza maturi da permetterci un “presidente”
forte alla guida dell’esecutivo? Non siamo alla ricerca di qualcuno che ci “comandi”
a bacchetta (pur nel totale disinteresse dell’idea di istituzione e di identità
nazionale)? E davvero, vogliono ancora nasconderci che vogliono piazzare culo,
portafoglio e harem di B. al sicuro dalla Magistratura?
Davvero deprimente …
Davvero deprimente tanto più che dopo l’osannata e
pomposa cerimonia di incoronazione a Segretario del PdL di Alfano, che
prometteva un rinnovamento nell’alveo del centrodestra con uno spodestamento
del reparto geriatria, il partito continua a perdere colpi (insieme alla
credibilità) vuoi per il sostegno a Monti (che tutti i partiti stanno pagando),
vuoi per le porcate dell’ultimo governo di centrodestra, vuoi per le uscite (e
l’uscita, ultima da registrarsi quella di Stracquadanio) di molti esponenti;
per questo il partito e gli elettori (chi!?) richiamano a gran voce il “Papi”,
mostrando l’estrema debolezza di un “delfino mancato” e di un partito che
sembra sempre di più il Partito di Lui (ilFattoQuotidiano1
ilFattoQuotidiano2).
Il cosiddetto Terzo Polo (Casini, Rutelli e Fini) non se
la passa meglio, tra litigate, sostegno in bianco a Monti senza un minimo di
discussione, risultano essere il polo politico più insignificante, emblematiche
le elezioni amministrative svoltesi negli ultimi due anni: i centristi
mantengono solo Agrigento e Cuneo, in gran parte dei casi sono al seguito di
altri candidati o dell’uno o dell’altro schieramento, e quando gareggiano da
soli ottengono scarsi risultati.
E la Lega? Dopo lo tsunami sulla gens Bossi e il “Cerchio
Magico” (che nel sfoderare cazzate compie veri e propri incantesimi), e la
conquista della vetta di Maroni e il suo seguito (in primis Tosi, che
personalmente come leghista sembra essere davvero parecchie spanne sopra gli
altri) e la temporanea scomparsa del volto di Bossi dal sito, e la definiva
cancellazione dal simbolo del partito (un’epurazione che ricorda il dopo Stalin
in URSS); è tornato a fare quello che fa meglio: opposizione serrata a
qualsiasi proposta (anche se, e c’è da sottolinearlo, siamo un po’ carenti di
boiate), con il rilancio del federalismo, del padroni a casa nostra etc. Tra le
migliori idee saltate fuori rileva la proposta del Senato “Federale”, una
semplice parolina che in pratica non vuol dire nulla …
In questo caos non ne esce indenne il centrosinistra
rappresentato dal PD, tra liti tra ex-comunisti ed ex-democristiani (l’ultima
sulle coppie omosessuali), con i “Rottamatori” (Renzi) che reclamano primarie e
chiusura del “reparto geriatria” e il M5S che incalza l’elettorato (anche se più
colpito sembra quello del centrodestra), con Vendola ed iscritti che richiamano
la “foto di Vasto” (ossia il “naturale” asse della sinistra PD-SEL-IdV) mentre
la dirigenza guarda a destra (cioè, al centro, !?).
Insomma un quadro politico che fa rimpiangere tempi
migliori (ah, quando c’era Lui!) e che chiama vendetta. Tutti cercano di far
fuori “l’antipolitica” senza capire che la stanno solo che fomentando, con i
loro comportamenti. Innanzitutto le cazzate sparate (il maggior serbatoio di
battute per comici), il fatto di rinunciare a vari tagli (di poltrone, di soldi,
di qualsiasi cosa, purché paradossalmente non si taglino i tagli), il non
riconoscere che la crisi l’hanno provocata e rafforzata anche loro negli ultimi
vent’anni, che senza sprechi e scempiaggini (e super evasioni) non ci saremmo
ridotti a chiamare Monti, obbligandolo a mettere la faccia su tutte queste
riforme assolutamente impopolari (tra l’altro lo disse mesi fa Monti, se il
Parlamento attacca il Governo per i tagli agli stipendi parlamentari che se la
sbrighino da soli, se solo venisse ricordato invece di scagliarsi contro il più
facile capro espiatorio), e altro ancora. Colpa ce l’hanno anche i giornalisti,
che invece di analizzare e diffondere la cultura della legalità e delle
istituzioni, sembrano godere nel vedere la gente che si (dis)informa, che
attacca Monti, i partiti, Napolitano, la Germania, Moody’s e tutto e tutti per
creare zizzania e fare servizi scabrosi sulla difficoltà delle persone e sulla
cattiveria e l’iniquità delle istituzioni. Colpa ce l’hanno i cittadini che
rinunciano a lottare a informarsi e diffondere, si limitano piangere che non
arrivano a fine mese, ma rinunciano a conoscere e sapere, attaccando tutto ciò
dice loro la tv …
1 commento:
Grazie a Bastadidentro per la stupenda ed emblematica immagine.
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