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domenica 15 luglio 2012

La “Grande Abbuffata” (o, se preferite, il “Mucchio Selvaggio”)


di Dennis Salvetti
In un clima sempre più da campagna elettorale, i maggiori partiti italiani (oramai conosciuti come “ABC”, anche se non sembra irreale un “BBC”) scottati dal crollo delle preferenze (sondaggi li danno ai minimi termini, tanto che il partito “vincente” sarebbe il PD con poco più di ¼ dei voti, senza contare la valanga di astensionisti da calcolarsi intorno al 35-40%), si sono buttati a capofitto in una trattativa serrata e per lo più celata per la legge elettorale (senza smentire voci sempre più insistenti di una Grosse Koalition).
Tra “neoporcelli”, doppio turno francese, sistemi-fuffa (o truffa? mah) e altre bestemmie democratiche, i partiti sono intenzionati in primo luogo non a fare una legge elettorale che consenta un minimo di governabilità e alternanza politica, ma preferiscono far fuori “l’antipolitica” ossia il Movimento 5 Stelle.
Premesso che neanche a me esalterebbe un Grillo Presidente del Consiglio (un altro comico alla guida del governo dopo essere riusciti a sbatterne fuori uno, seppur temporaneamente, mi sembra eccessivo), dato che, sempre secondo gli onnipresenti sondaggi, il M5S avrebbe un range di 20-21% dei suffragi (in costante crescita) rendendo difficile un tipico governo di coalizione ideologica (ossia centrosinistra contro centrodestra), meno che mai un governo monocolore, facendo sembrare sempre più reale e realizzabile per i “tecnici di partito” una nuova Grande coalizione (o Grande Inciucio come preferite) che unisca l’attuale asse PD-PdL-UDC (con i post-pseudo democristiani a far festa, “ancora una volta al governo! ahah”) in un nuovo governo “tipo-Monti”.
Invece di puntare su possibili programmi di governo, i partiti pensano all’alleanza più probabile, all’alleato più fedele con ampie concessioni e deragliamenti ideologici pur di mantenere il culo sulle poltrone. E scempio nello scempio si inserisce la riforma costituzionale in discussione, che vuole trasformare il nostro regime parlamentare in una monarchia repubblica s(c)emi presidenziale (anche se dati i tempi stretti sembra essere rimandata). Davvero come dicono nel centrodestra, siamo abbastanza maturi da permetterci un “presidente” forte alla guida dell’esecutivo? Non siamo alla ricerca di qualcuno che ci “comandi” a bacchetta (pur nel totale disinteresse dell’idea di istituzione e di identità nazionale)? E davvero, vogliono ancora nasconderci che vogliono piazzare culo, portafoglio e harem di B. al sicuro dalla Magistratura?
Davvero deprimente …
Davvero deprimente tanto più che dopo l’osannata e pomposa cerimonia di incoronazione a Segretario del PdL di Alfano, che prometteva un rinnovamento nell’alveo del centrodestra con uno spodestamento del reparto geriatria, il partito continua a perdere colpi (insieme alla credibilità) vuoi per il sostegno a Monti (che tutti i partiti stanno pagando), vuoi per le porcate dell’ultimo governo di centrodestra, vuoi per le uscite (e l’uscita, ultima da registrarsi quella di Stracquadanio) di molti esponenti; per questo il partito e gli elettori (chi!?) richiamano a gran voce il “Papi”, mostrando l’estrema debolezza di un “delfino mancato” e di un partito che sembra sempre di più il Partito di Lui (ilFattoQuotidiano1 ilFattoQuotidiano2).
Il cosiddetto Terzo Polo (Casini, Rutelli e Fini) non se la passa meglio, tra litigate, sostegno in bianco a Monti senza un minimo di discussione, risultano essere il polo politico più insignificante, emblematiche le elezioni amministrative svoltesi negli ultimi due anni: i centristi mantengono solo Agrigento e Cuneo, in gran parte dei casi sono al seguito di altri candidati o dell’uno o dell’altro schieramento, e quando gareggiano da soli ottengono scarsi risultati.
E la Lega? Dopo lo tsunami sulla gens Bossi e il “Cerchio Magico” (che nel sfoderare cazzate compie veri e propri incantesimi), e la conquista della vetta di Maroni e il suo seguito (in primis Tosi, che personalmente come leghista sembra essere davvero parecchie spanne sopra gli altri) e la temporanea scomparsa del volto di Bossi dal sito, e la definiva cancellazione dal simbolo del partito (un’epurazione che ricorda il dopo Stalin in URSS); è tornato a fare quello che fa meglio: opposizione serrata a qualsiasi proposta (anche se, e c’è da sottolinearlo, siamo un po’ carenti di boiate), con il rilancio del federalismo, del padroni a casa nostra etc. Tra le migliori idee saltate fuori rileva la proposta del Senato “Federale”, una semplice parolina che in pratica non vuol dire nulla …
In questo caos non ne esce indenne il centrosinistra rappresentato dal PD, tra liti tra ex-comunisti ed ex-democristiani (l’ultima sulle coppie omosessuali), con i “Rottamatori” (Renzi) che reclamano primarie e chiusura del “reparto geriatria” e il M5S che incalza l’elettorato (anche se più colpito sembra quello del centrodestra), con Vendola ed iscritti che richiamano la “foto di Vasto” (ossia il “naturale” asse della sinistra PD-SEL-IdV) mentre la dirigenza guarda a destra (cioè, al centro, !?).
Insomma un quadro politico che fa rimpiangere tempi migliori (ah, quando c’era Lui!) e che chiama vendetta. Tutti cercano di far fuori “l’antipolitica” senza capire che la stanno solo che fomentando, con i loro comportamenti. Innanzitutto le cazzate sparate (il maggior serbatoio di battute per comici), il fatto di rinunciare a vari tagli (di poltrone, di soldi, di qualsiasi cosa, purché paradossalmente non si taglino i tagli), il non riconoscere che la crisi l’hanno provocata e rafforzata anche loro negli ultimi vent’anni, che senza sprechi e scempiaggini (e super evasioni) non ci saremmo ridotti a chiamare Monti, obbligandolo a mettere la faccia su tutte queste riforme assolutamente impopolari (tra l’altro lo disse mesi fa Monti, se il Parlamento attacca il Governo per i tagli agli stipendi parlamentari che se la sbrighino da soli, se solo venisse ricordato invece di scagliarsi contro il più facile capro espiatorio), e altro ancora. Colpa ce l’hanno anche i giornalisti, che invece di analizzare e diffondere la cultura della legalità e delle istituzioni, sembrano godere nel vedere la gente che si (dis)informa, che attacca Monti, i partiti, Napolitano, la Germania, Moody’s e tutto e tutti per creare zizzania e fare servizi scabrosi sulla difficoltà delle persone e sulla cattiveria e l’iniquità delle istituzioni. Colpa ce l’hanno i cittadini che rinunciano a lottare a informarsi e diffondere, si limitano piangere che non arrivano a fine mese, ma rinunciano a conoscere e sapere, attaccando tutto ciò dice loro la tv …

1 commento:

Dennis Salvetti ha detto...

Grazie a Bastadidentro per la stupenda ed emblematica immagine.

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