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venerdì 27 luglio 2012

La mafia? un problema di tutti

Di Marzano Luigi
Qualche giorno fa Feltri se ne usciva con una delle sue descrivendo in un editoriale la mafia come "cosa loro" un problema ormai quasi debellato di cui si devono occupare quelli "lontani" che devono fare pulizia in casa loro. Diceva che sì la criminalità organizzato ha fatto "qualcosa" al nord, ma roba da poco. Uno scandalo. Io mi sono profondamente indignato alla lettura dell'articolo, cosa che mi aspettavo dal resto degli italiani ma evidentemente siamo abituati ormai a sentire certe, perdonatemi il termine fantozziano, cagate pazzesche. 
Una cosa disdicevole e qualunquista, un parere che pretendeva di essere analitico e poggiava su basi ridicole,  ha avuto il coraggio di sostenere che il Padrino è noioso e che è diffamante continuare a parlare di mafia all'estero. Robaccia servile, già il suo "Papi" (come lo definiscono i commentatori dell'articolo) aveva espresso simili baggianate :




Ma ragazzi, forse non possiamo prendercela, non ci si può arrabbiare con gli ignoranti, nel senso che forse Feltri ignorava gli ultimi dati della Dia, 148 interdittive antimafia in Lombardia e notizie allarmanti da anni, boss ormai nella politica e nell'economia che con la crisi vincono sempre perché con l'illegalità si risparmia.
ecco la notizia dal "Fatto Quotidiano" .
Ovviamente una persona che al contrario di Feltri apre gli occhi ( in realtà non li vuole aprire, ne sono convinto) si chiederà, ma le istituzioni?.
Beh la regione Lombardia continua a dare il buon esempio, ormai il Pirellone è diventato un carcere, ancora di oggi la notizia di Perego, caro amico di Formigoni, pensate un memores domini ( il grado più alto di CL) è indagato per corruzione, bello. Bisogna riprendersi l'onestà rifiutando certe cose, elettori, pensate di più quando votate.

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