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venerdì 5 ottobre 2012

Persino il Brasile comincia a pensare all'ambiente

di Marzano Luigi


Non è un segnale così forte da cui partire per fare analisi economico-ambientaliste da guinness, però qualcosa possiamo dirla.


Sono rimasto stupito da una notizia: il governo brasiliano ha annunciato nuove regole dal 2013 al 2017 per le case automobilistiche presenti nel paese offrendo vantaggi fiscali a quelle che riusciranno a ridurre consumi ed emissioni di gas aumentando gli investimenti nel campo dello sviluppo e della ricerca tecnologica.

Poi ci si chiede perchè Fiat è da anni leader nel settore automobilistico brasiliano e perchè altri colossi come Bmw si stanno avvicinando a questo gigantesco mercato. E' proprio il presidente per l'america latina di Fiat, a capo anche dell'associazione brasiliana dei fabbricanti di veicoli, a considerare queste nuove agevolazioni invitanti e promettenti sia in campo economico (per la competitività del mercato) che in campo ambientale per il raggiungimento degli standard europei in termini di inquinamento ambientale, dato che un colosso in fase di sviluppo come il Brasile ha un potenziale inquinante elevato da abbattere.

Forse è un peccato perdere le stesse possibilità in Italia. Bisogna trovare un accordo.

Curiosità:
secondo le analisi dell'istituto indipendente Jato Dynamics, negli ultimi 4 anni Fiat è risultato il brand più ecologico tra i principali marchi automobilistici più venduti in Europa con un livello medio di emissioni di CO2 pari a 123,1 g/km contro una media mercato di 140,9 g/km. Inoltre, nel 2011 Fiat S.p.A è stata riconosciuta, per il terzo anno consecutivo, leader di sostenibilità ed è stata confermata negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI ) World e Dow Jones Sustainability Europe.

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