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giovedì 1 novembre 2012

La classe scomparsa: S.Giuliano, 10 anni dopo.

di Miriam Bonalumi


 "Il doloroso ricordo dei ventisette bambini e dell'insegnante che persero la vita, ancora impresso nella coscienza del Paese, impone alle istituzioni il massimo impegno per garantire la continuità di politiche di intervento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici". (Giorgio Napolitano, 31 Ottobre 2012)

11.32. Un Giovedì di Halloween. Anno 2002.

Dovevo essere a scuola, in quinta elementare. Chissà cosa stavo facendo, nel momento preciso in cui la scuola - non la mia, la "Francesco Jovine" di San Giuliano di Puglia -  travolse i suoi alunni, il suo personale, uccidendo 28 persone. 27 bambini e la loro maestra, Carmela Ciniglio.

Un'intera generazione spazzata via in sessanta secondi. 

Tutti morti i nove alunni della prima elementare, nati nel 1996: quest'anno sarebbero i sedicenni di San Giuliano, ma il loro percorso è terminato in un crollo, fatale, inatteso. 


Nel Maggio del 2012 La Cassazione conferma la condanna per i quattro principali responsabili di questa tragedia:  Giuseppe La Serra, progettista della sopraelevazione della scuola (il secondo piano era stato realizzato in un secondo momento), Mario Marinaro, capo ufficio tecnico comunale e i costruttori Carmine Abiuso e Giovanni Martino.

Quante, in Italia, le strutture scolastiche  pericolanti, con lesioni strutturali, con infiltrazioni?
Quante persone (bambini!) ancora dovranno morire prima di comprendere che investire sulla sicurezza degli edifici pubblici è alla base di un'esistenza in comune?

Ecco il link della "Giornata Nazionale della sicurezza nelle scuole", che si svolgerà il 24-25 Novembre 2012: Cittadinanzattiva - Giornata Nazionale della sicurezza nella scuole. Come ogni anno, dal 2002. 






1 commento:

Sara L ha detto...

Quante volte a chiedere soldi per le scuole pubbliche che cadono a pezzi e vedere amministrazioni Regionali e apparati dello stato foraggiare a piene mani le private?
Durante i miei 16 anni ero in piazza a fare queste domani, loro i loro 16 anni non li hanno vissuti per la falsità delle risposte

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