di Miriam Bonalumi
"La storia di Miriam Makeba è talmente lunga e talmente bella che è difficile sintetizzarla in poche parole. (..)
La sua canzone più famosa, arrivata ai timpani di tutto il mondo, "Pata pata" (...) non parlava di lotta tra bianchi e neri, non parlava di apartheid, non parlava di nulla di tutto questo: parlava della voglia di danzare, la voglia di essere felici. E questo metteva ancora più paura, perchè rendeva il messaggio ancora più universale. E faceva aderire questo desiderio di pace, ma sopprattutto di divertimento, alla voglia di un Sudafrica diverso. (...)" (Roberto Saviano)
(vai alla vita di Miriam Makeba)
"La storia di Miriam Makeba è talmente lunga e talmente bella che è difficile sintetizzarla in poche parole. (..)
La sua canzone più famosa, arrivata ai timpani di tutto il mondo, "Pata pata" (...) non parlava di lotta tra bianchi e neri, non parlava di apartheid, non parlava di nulla di tutto questo: parlava della voglia di danzare, la voglia di essere felici. E questo metteva ancora più paura, perchè rendeva il messaggio ancora più universale. E faceva aderire questo desiderio di pace, ma sopprattutto di divertimento, alla voglia di un Sudafrica diverso. (...)" (Roberto Saviano)
Si chiamava Miriam Makeba, ma molti la conoscono come "Mama Afrika".
è morta il 9 novembre del 2008 a Castel Volturno, provincia di Caserta.
Aveva 76 anni, stava facendo un concerto in memoria dei sei immigrati africani uccisi casualmente (come atto intimidatorio) dalla camorra pochi mesi prima. Il concerto era anche dedicato a Roberto Saviano.
E' stata la prima africana della storia a vincere il prestigioso premio "Grammy"(per la migliore incisione folk) nel 1966.
Miriam Makeba è morta in un paese campano che si affaccia sul mare e che ha nel cuore una parte d'Africa.
Un luogo dove decine di migliaia di immigrati neri vivono schiavizzati, prostituiti, assassinati giorno dopo giorno nel silenzio più assoluto.
(vai alla vita di Miriam Makeba)
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