-

lunedì 28 gennaio 2013

97 per cento


di Andrea Fasolini

Il 97 per cento delle merci che transitava in svizzera nel 1981 viaggiava su rotaie.
Poi, con l'apertura del traforo stradale del San Gottardo, una quota crescente delle merci è passata su strada, per raggiungere negli anni del 2000 la quota del 25 per cento.

Questi dati servono a capire in che modo le decisioni di logistica siano influenzate dagli investimenti nel settore ferroviario. Il sistema ferroviario svizzero per qualità ed efficienza è probabilmente il migliore d'Europa. La Svizzera oggi continua ad investire in modo consistente nella sua rete ferroviaria e ha annunciato la costruzione di due nuovi tunnel per un costo stimato di dieci miliardi di euro. L'obiettivo è ridurre la quantità di merci che viaggia su gomma. L'investimento non sembrava però giustificato dagli eventuali benefici: il traffico di tir sulla rete autostradale svizzera è pari solo all'1 per cento del totale. Un suo ipotetico azzeramento avrebbe un'incidenza del tutto marginale sul traffico stradale. Investire risorse ingenti sul trasporto ferroviario può quindi determinare benefici per gli utenti del servizio, ma ha uno scarso impatto sulla collettività. E' quindi lecito porsi delle domande che non valgono solo per la Svizzera, ma anche per tutti i paesi che programmano forti investimenti nel settore.

Nessun commento:

Recenti