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mercoledì 20 febbraio 2013

Abbraccio di pietra

di Miriam Bonalumi


Lei marmorea, meravigliosa.
Vive sola in un castello: antica, misteriosa, da scoprire.
Tutti accorrono per fotografarla, ma Lei non sorride mai.
Michelangelo morì prima di terminarla; questo la rende un'opera unica, "La Pietà Rondanini"


Lui vecchio, più che antico: mura spesse, ingrigite, ammuffite da troppe "visite".
Sbarre, urla, silenzi prolungati, sovraffollato e triste: ne ha viste più di un'intera generazione di uomini.
Inaugurato nel 1879, è il Carcere di San Vittore.  ("Casa Circondariale San Vittore di Milano")

 
Cinquecento metri li dividono da molti decenni,

 il Castello Sforzesco e la prigione.

Cinquecento metri di metropoli che pulsa, si muove, cambia.

 Loro due sempre lì,  sempre immobili, sempre uguali.


Nel Novembre 2012 La giunta del Comune di Milano ha approvato la ricollocazione dell'inestimabile opera di Michelangelo nella cappella centrale del Carcere del San Vittore, dalla quale si diramano i sei raggi con le celle dei detenuti. Numerose le polemiche nate dal costo della ricollocazione, quasi totalmente finanziata dalla Cariplo...

Lei perfetta ma incompleta, lui imperfetto e al completo,
 con un esubero del numero di detenuti assolutamente insostenibile.

Chissà come andrà a finire.





 Informazioni sulla "Pietà Rondanini" al San Vittore

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