-

sabato 19 gennaio 2013

Ronde anti violenza? No, Grazie!

di Sara L.

“Lo dico con tutto rammarico ma sarebbe bene che di sera non uscissero da sole.” Francesco Dettori, sostituto procuratore della città, ci regala questa perla di saggezza durante un'intervista in merito all'episodio di violenza sessuale subito da una ventiquattrenne nella notte del 4 gennaio in Borgo Santa Caterina.
Non so a voi, cari lettori, ma a me sembra che questa affermazione, all'apparenza espressione di preoccupazione e vicinanza alle donne della città e non solo, faccia un po' il paio con quanto sostenuto da Don Corsi, secondo il quale per le donne vittime di violenza si potrebbe invocare il concorso di colpa, dato che “provocano con quel modo di vestirsi e andare in giro!”.
Uscire di casa la sera senza la scorta di prestanti individui di sesso maschile pare troppo audace per l'esimio garante della legalità cittadina, e lasciare scoperta un po' di pelle di troppo pare un lasciapassare autorizzato per il pio prete, e penso non solo per lui. Che poi, se ben ci pensate, cari i miei maschi italici, se un uomo non ha rispetto per la donna che si trova di fronte, non la considera nella sua globalità ma solo per il corpo che la riveste, non sarebbe la stessa cosa se fosse interamente coperta di vestiti, da capo a piedi? Oppure è lecito mutuare la tesi secondo la quale “l'occasione fa l'uomo ladro?”.
La città si mobilita: qualcuno, per esempio l'Associazione Aiuto Donna insieme ad alcuni concittadini, coerentemente con la propria vocazione di impegno civile per la tutela della libertà individuale, qualcuno per sfogare la rabbia repressa e urlare una volta di più “contro tutti questi maroccchini che devono tornare a casa loro” (si noti che l'aggressore era cittadino del Kosovo, ma ai fini statistici la nazionalità poco importa, come si legge in questo articolo), qualcuno invece perchè il tema sicurezza è sempre proficuo in campagna elettorale.
Condividere l'idea che “è meglio non uscire da sole la sera” non significa avere a cuore la sicurezza delle donne, ma perpetuare una visione machista delle libertà e dei diritti; le donne non si sentono più sicure se scortate, magari da quegli stessi uomini-eroi che all'interno delle mure domestiche mettono in atto episodi di violenza, questi sì rilevanti ai fini statistici! Le donne si sentiranno più sicure quando si riuscirà ad imprimere quel cambio di cultura che porti gli uomini a considerarle non un OGGETTO ma un SOGGETTO titolare del diritto di scegliere.

Nessun commento:

Recenti