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martedì 28 maggio 2013

L'esercito di Silvio


di Edoardo Marcarini

Dove andremo a finire? Ecco l'ennesima trovata del Cavaliere e del suo gregge di obbedienti seguaci: "L'esercito della libertà". Sito creato e gestito da Simone Furlan che cerca di aumentare i consensi (e forse ce n'è bisogno visti i cali di Pdl e Pd alle comunali, rispettivamente -65% e -43%) e rilanciare disperatamente l'immagine di Silvio Berlusconi.

"Noi della società civile siamo stati spettatori inermi della “Guerra dei Vent’anni” che ha visto Silvio Berlusconi combattere e difendersi da accuse infamanti di ogni genere, frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia.
Motivo di questa persecuzione è il non aver permesso ai comunisti di andare al potere, di aver fermato un progetto chiaro che, in seguito a tangentopoli, avrebbe consegnato il nostro paese alla sinistra.
"

Ciò che più colpisce è il modulo di arruolamento (http://www.esercitodellaliberta.it/?page_id=119) da compilare per far parte dell'"esercito", con la possibilità addirittura di diventare capo di un reggimento, gestendo la propaganda e le iniziative del partito nella propria provincia. A sostenere l'iniziativa spiccano una serie di organizzazioni politiche ("Forza Insieme"), "culturali" ("Dai Forza all'Italia"), scolastiche ("VIS" e "Studenti per le Libertà") e personaggi vicini al cavaliere.
Sezione umoristica (ma umoristica alla Pirandello) incentrata sulla vita di Silvio, una vera e propria epopea che lo dipinge come il grande ed onesto salvatore della patria, resistente alle sferzate della magistratura comunista e spiccato uomo d'affari.

Silvio magnanimo moltiplicatore dei compiti e dei pesci:
"I suoi ex compagni di scuola ricordano come Berlusconi facesse i compiti in un baleno e poi aiutasse i vicini di banco facendo scambiando con giocattoli, caramelle, merende. Lo spirito imprenditoriale era innato."

Guida attraverso le tenebre:
" Intuito che al Paese serve un nuovo punto di riferimento Berlusconi, suo malgrado, coglie l’ansia di rinnovamento che esala dal Paese e nel novembre del ’93, crea il suo partito, Forza Italia attraverso migliaia di club che si formano sul territorio nazionale. E fu luce per l’Italia."

Martire risorto della politica recente:
"Tutti lo deridono, tutti lo danno per morto come dal 1994, lui arriva ad uno 0,49 di differenza dalla sinistra data per stravincente, una sinistra di Bersani che non ha la maggioranza al Senato. Il Pd quasi perde le elezioni, il Pdl le ha quasi vinte."

Non si menzionano, chiaramente, i precedenti penali, le indagini in corso, una politica di regressione ventennale, leggi ad personam, corruzione e monopoli mediatici.
La cosa veramente triste è accorreranno in molti. Se ha funzionato Balotelli e la parola Imu ha riscattato i danni passati, forse è vero che il Cavaliere ce lo meritiamo.
Ma anche no.

1 commento:

Dennis Salvetti ha detto...

Se barare è un merito allora ce lo meritiamo davvero...

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