di Sara L.
Io ci provo anche a pubblicare articoli
a distanza di un paio di giorni, per fare in modo che chi si accorga
di aver aperto la bocca solo per darle aria abbia tempo di fare una
rettifica. Ho agito in questo modo anche in merito all'incontro
avvenuto giovedì (8 marzo!) al Ministero del Lavoro tra alcune
rappresentanti di “OccupyWelfare” e il Ministro del Lavoro e
delle politiche sociali con delega alle Pari Opportunità, Elsa
Fornero. Di smentite o rettifiche non ne ho sentite. Vi prego,
contradditemi.
Presto raccontati i fatti: le ragazze
del movimento erano una cinquantina, tutte giovani precarie: il
Ministro Fornero ha accettato di lì a poco di riceverne una
rappresentanza di 13. L'intenzione del movimento era quella di poter
finalmente portare la propria voce agli alti vertici, attraverso una
lettera
consegnata al Ministro.
Fin
qui direi un successo, una bella apertura da parte del Ministro, una
testimonianza di disponibilità d'ascolto... MA...
Sarebbe
stato davvero bello che le ragazze avessero potuto tornarsene a casa
semplicemente soddisfatte dall'essere state, almeno una volta,
ascoltate con rispetto. Sembrava incredibile che almeno in un'occasione la
politica italiana prendesse atto delle istanze di parte di quel popolo definito dalla Costituzione come il titolare della
sovranità...
Sarebbe stato bello... ma non è andata così!
Il ministro ha ascoltato, è vero, ma non ha
perso questa succosa occasione per fare alle ragazze una bella
lezioncina! E fate bene attenzione: le parole del Ministro non sono
riportate da qualche giornale tipicamente portatore di posizioni
antigovernative o che appartiene alle cosiddette “testate di
sinistra”: il primo a riportare la notizia è stato il Corriere della
Sera!
Ebbene
eccoci al punto. Le perle di saggezza del Ministro constano in:
- ricordare alle donne che è un momento di crisi e tutti devono fare sacrifici. Ma dai?! Non se n'erano accorte!
- spiegare loro che “l'Italia è un Paese ricco di contraddizioni, che ha il sole per 9 mesi l'anno e che con un reddito base la gente si adagerebbe, si siederebbe e mangerebbe pasta al pomodoro”. Eh già, poi gli italiani puzzano di aglio, suonano il mandolino tutto il giorno e sono tutti mafiosi: a pranzo ovviamente solo pizza!Cara Ministro: una persona che siede al dicastero del Welfare non può permettersi di affondare così un'istanza che a ben guardare si ricollega al Reddito Minimo di Inserimento, su cui operatori, accademici, esperti del settore delle politiche sociali da anni discutono. Avrebbe quantomeno potuto esprimere la sua opinione in un modo più argomentato, invece di liquidarla con un luogo comune da bar, non le pare?
Ai posteri l'ardua sentenza, come
si dice...
Nessun commento:
Posta un commento