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martedì 3 luglio 2012

Poche Domande e ti dirò di che partito sei

 Di Marzano Luigi
In questo periodo meditavo riguardo la straordinaria confusione politica degli italiani e mi chiedevo perchè in questo momento sembra più evidente del solito.
Non so se si tratti di un nuovo interesse in crescita o solo mancanza di capacità critica, ma nessuno ragiona più.
Mi sono dato delle possibili spiegazioni al disorientamento degli italiani quali il parallelismo di informazione, un governo insolitamente ampio, la fiducia che gli italiani ripongono nei tecnici o una demagogia semplificativa.
State tranquilli però, l'istituto di ricerca "Carlo Cattaneo" che raggruppa diverse fra le facoltà del nord Italia vuole aiutarci. Hanno creato "ITANES Votemach" (in realtà un corrispettivo italiano a qualcosa che già esisteva in Olanda) che pretende d'essere "uno strumento di avvicinamento politico", una roba seria eh, regolarmente finanziata dal Ministero dell'Università e della ricerca per farci sembrare ancora più dormienti di quanto già siamo. 


Secondo gli statistici c'era la necessità  di far capire agli italiani se fino ad ora avessero votato giusto, per mezzo di poche domande: solo 26.
Io sono scettico: ma bastano solo ventisei quesiti? Ma no, figurati, associare partito ed idee politiche in così pochi concetti. Invece è proprio quello che l'applicazione fa, ci consegna alla fine del giochino un risultato di affinità, come se noi fossimo sintetizzati costantemente con quel movimento. Orribile. Ma forse è colpa nostra, ci basta così poco per votare. Però per la testa mi passa un pensiero ancora più incredibile: e se fossero i nostri partiti così scadenti da rendere il sondaggio affidabile? 

A voi la sentenza, ecco il link del questionario, ma attenzione la moda è esplosa e sul sito ci si blocca sempre sulla scritta "too many connection on this site".



1 commento:

Sara L ha detto...

Maledetti statistici: creano questi test che sono peggio di quelli di "Cioè"!

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