di Dennis Salvetti
Era un piano fine e diabolicamente perfetto …
Presenti un candidato condiviso con il PdL (Marini), lo
seghi, ti tieni buono un candidato inviso dallo stesso partito e non
disprezzato da altri e con buona visibilità internazionale (Prodi), lo eleggi
al quarto scrutinio con la minima maggioranza necessaria (tanto poi chissene
frega), consultazioni lampo, nomina di un candidato bruciato per il Quirinale
sventolato come bandiera da uno dei tuoi più acerrimi avversari come Presidente
del Consiglio (Rodotà), fregando, così, due piccioni con una fava: ti levi dalle palle Berlusconi e il suo partito (che
possano bruciare) e "costringi" Grillo a venire a patti (svantolando, volendo, la scusa "lo volevate voi"), infine governi. Semplice, no?
Per Diana! Cosa cazzo non ha funzionato!?!
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(Per una versione animata: https://www.youtube.com/watch?v=P1FGkXabhjA) |
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