di Miriam Bonalumi
Pubblico un estratto di un articolo del Dicembre 2010, che racconta un'esperienza di "Stage (scolastico) di Volontariato" tramite l'Associazione Onlus "In Oltre" di Bergamo.
Le vacanze per/con persone disabili sono esperienze sempre più frequenti nel nostro territorio e dal fortissimo impatto sociale.
“May God bless and keep you always,
May your wishes all come true
May you always do for others
And let others do for you…” (Bob Dylan Forever Young)
Corriamo perdifiato sull’asfalto fradicio, un pò di sabbia tra le dita.
Il riflesso dei lampioni, presi d’assalto dalle zanzare, si infrange in mille scintille fluttuanti appena è solcato dalle due ruote.
Ancora
uno scatto, la vittoria è nostra. Abbasso la mano per battere il cinque
a Serena e riprendo il respiro, mentre continuo a esultare saltellando
qua e là...Lei mi guarda come si guardano i bambini, con il suo solito
sorriso sornione mette i freni alla sua carrozzina e mi prende per mano.
Una semplice settimana sul mare Adriatico.
Trenta persone, con storie, età e provenienze molto diverse, parecchi ragazzi diversamente abili, quacuno di questi affetto da problemi fisici anche molto gravi.
Trenta persone, con storie, età e provenienze molto diverse, parecchi ragazzi diversamente abili, quacuno di questi affetto da problemi fisici anche molto gravi.
Sarebbe
inefficace descrivere questa vacanza ponendo in ruoli contraddistinti noi studenti volontari, supportati dagli educatori, e i ragazzi disabili
ai quali abbiamo dato un aiuto anche fisico (nel limite delle nostre competenze): la prima cosa che
abbiamo imparato, nel conoscere l’associazione Onlus "In Oltre"
(promotrice dell’esperienza) , è che i fruitori della settimana, i
“vacanzieri” saremmo stati tutti, indipendentemente dalla dicitura di
“normodotato” o “diversamente abile.” E’ stato assolutamente così.
Ognuna delle giornate della vacanza è stata un mondo a sè: momenti di riposo e musica alternati a momenti di sport, tutti vissuti assieme. Il gruppo si è creato spontanemente, divenuto saldo e forte nel momento in cui anche il più veloce e spigliato decideva di aspettare sempre e con pazienza il più lento della comitiva. La vacanza “Desiderio di libertà” ha giocato senza limiti sulle nostre enormi differenze.
Ognuna delle giornate della vacanza è stata un mondo a sè: momenti di riposo e musica alternati a momenti di sport, tutti vissuti assieme. Il gruppo si è creato spontanemente, divenuto saldo e forte nel momento in cui anche il più veloce e spigliato decideva di aspettare sempre e con pazienza il più lento della comitiva. La vacanza “Desiderio di libertà” ha giocato senza limiti sulle nostre enormi differenze.
Superare le grandi difficoltà facendo affidamento sull’aiuto degli altri ha
caratterizzato sopprattutto le numerose attività sportive praticate nel villaggio dove abbiamo soggiornato.
Vedere
che le esigenze degli altri sono molto più forti delle proprie e che
nonostante questo la forza di volontà che ne deriva è il doppio, spinge a dimostrare coraggio e
determinazione anche quando essi vengono meno: quando per fare un semplice bagno in
mare qualcuno necessita di più di mezz’ora per prepararsi, una volta che
tutti sono finalmente in acqua l’entusiasmo è arrivato alle stelle.
Una sensazione difficile da mantenere, questa di sentirsi (diversamente) liberi.
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