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lunedì 18 giugno 2012

Discorso anacronistico

 Vicky Rubini
Pubblico il discorso pronunciato giusto il 18 Giugno del 1940 Charles de Gaulle che l'allora leader delle forze armate della Francia Libera, contro gli oppressori nazi fascisti.


-I capi che da numerosi anni sono alla testa dell'esercito francese, hanno formato un governo. Questo governo, adducendo la sconfitta del nostro esercito ha preso contatto con il nemico per cessare i combattimenti.
Certo, siamo stati e siamo surclassati; dalla forza meccanica, terrestre e aerea del nemico.
Incomparabilmente più del loro numero, sono i carri, gli aerei, la tattica dei tedeschi che ci fanno indietreggiare. Sono i carri, gli aerei, la tattica dei tedeschi che hanno sorpreso i nostri Capi al punto da condurli là dove essi oggi si trovano.
Ma l'ultima parola è stata detta? La speranza deve svanire? La sconfitta è definitiva? No!
Credete a me, a me che vi parlo con conoscenza di causa, ed affermo che nulla è perduto per la Francia. Gli stessi mezzi che ci hanno sconfitto possono portarci un giorno alla vittoria.
Perché la Francia non è sola! Non è sola! Non è sola! Ha dietro di sé un grande impero. Può far blocco con l'Impero britannico che controlla il mare e continua la lotta. Può, come l'lnghilterra, utilizzare senza limiti l'immensa industria degli Stati Uniti.
Questa guerra non è limitata allo sfortunato territorio del nostro Paese. Questa guerra non è decisa dalla battaglia di Francia. Questa guerra è una guerra mondiale. Tutte le responsabilità, tutti i ritardi, tutte le sofferenze non impediscono la possibilità di far ricorso a tutti i mezzi che vi sono nell'universo, necessari a schiacciare un giorno i nostri nemici. Folgorati oggi dalla forza meccanica noi potremo vincere nell'avvenire grazie ad una forza meccanica superiore. Il destino del mondo è là.
Io, generale de Gaulle, attualmente a Londra, io invito gli ufficiali ed i soldati francesi che si trovano in territorio britannico o che vi si troveranno in futuro, con le loro armi o anche disarmati, io invito gli ingegneri e gli specialisti delle industrie d'armamenti che si trovano in territorio britannico, o che vi si troveranno in futuro, a mettersi in rapporto con me.
Qualunque cosa accada, la fiamma della Resistenza francese non si dovrà spegnere e non si spegnerà.
Domani, così come oggi, io parlerò a Radio Londra.

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