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sabato 18 febbraio 2012

UN BALZELLO DA AZZECCAGARBUGLI DEL RAZZISMO



  Di Sara L.



A seguito del decreto del Ministero dell’Economia e Finanza e del Ministero dell’Interno del 6 ottobre 2011, dal 30 gennaio 2012, per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno, si deve pagare un contributo compreso tra € 80,00 e € 200,00. Tale disposizione, in realtà, è stata introdotta dalla legge 94/2009, ovvero il cosiddetto “pacchetto sicurezza” e riguarda sostanzialmente i cittadini stranieri maggiorenni che richiedono il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno, con pochissime eccezioni.

L’importo del contributo dipende dalla durata del permesso di soggiorno richiesto:

  • € 80,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;
  • € 100,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni;
  • € 200,00 per il rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo e per il permesso di soggiorno rilasciato ai dirigenti e al personale altamente specializzato facente parte di società operanti in Italia (art. 27, comma 1, lett. a), del TU Immigrazione)



Tali costi si vanno ovviamente ad aggiungere a quelli già sostenuti per il pagamento del permesso di soggiorno elettronico, l’invio della raccomandata assicurata per l’inoltro della domanda di rilascio/rinnovo e per l’imposta di bollo.



Facciamo quindi un piccolo esempio: in caso di richiesta di rinnovo di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato a tempo determinato, il cittadino straniero pagherà: 14, 62 euro per la marca da bollo da apporre all’istanza; 30 euro per la spedizione della raccomandata a Poste italiane; 27,50 euro per il rilascio del titolo di soggiorno in formato elettronico; 80 euro per il contributo previsto, per un totale di 152,12 euro.


Le rare eccezioni sono rappresentate dalla richiesta/rinnovo di permesso di soggiorno da parte di:

  • minori, compresi quelli arrivati con un ricongiungimento familiare,
  • coloro che richiedono un permesso di soggiorno per cure mediche e i loro accompagnatori,
  • rifugiati,
  • richiedenti protezione internazionale,
  • titolari di permesso per protezione sussidiaria o motivi umanitari,
  • chi chiede solo di aggiornare o convertire un permesso di soggiorno valido.


Gli introiti andranno a finanziare il “Fondo Rimpatri”, le spese di ordine pubblico e sicurezza, le spese di Amministrazione generale ( Sportelli Unici) e le spese di “Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti” per finanziare l’attuazione dell’accordo di integrazione.



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