di Vicky Rubini
Oggi in alcune scuole si è osservato un minuto di silenzio per il fattaccio di Brindisi.
Qualche studente ha fatto osservare che invece sarebbe stata ben più utile una quindicina di minuti per discutere di mafia, di non mafia (il mio professore di filosofia ne ha approfittato per parlare di Hobbes, vabé), ecc.
Il mio parere personale è che bisognerebbe invece contemplare l'idea di un minuto di riflessione, preceduto e seguito da qualche parola impegnata.
Voi che ne pensate?
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4 commenti:
(ho rimosso il commento precedente per dargli una sistemata ;)
Sono assolutamente d'accordo con te!
Il silenzio è bello, unisce e non polemizza.
Ma non basta, non in una scuola che dovrebbe educare i ragazzi a determinati valori, anche se spesso "non rientra esattamente nel programma ministeriale" (frase che, a distanza di un anno dal diploma, mi rimbomba ancora in testa!)
A mio parere hanno decisamente ragione anche i tuoi compagni con la loro osservazione, e mi preoccupa pensare che non si tratta solo dei professori indifferenti, ma di studenti stessi che non sanno bene di cosa si stia parlando perchè "non hanno tempo di guardare il telegiornale"(aaargh!) o perchè "dai che siamo indietro e poi ci mette cose in più nella verifica"...
Complimenti davvero a chi ha "chiesto spazio", indipendentemene dal fatto che gli sia stato donato o meno.
Che il minuto di silenzio si faccia, perchè di fronte a certi accadimenti si spendono fin troppe parole inutili di circostanza, e il valore del silenzio talvolta riporta un po' di equilibrio. Che sia un silenzio che non porti pensieri tipo: quando suona la campanella? che panino mi compro all'intervallo? che faccio stasera?... è auspicabile che serva per riflettere e radunare le idee per una successiva messa in comune di pensieri. In fondo è questo che la scuola dovrebbe essere: fucina di pensieri...
la mia scuola è stata una fucina di minchionaggine e di opportunismo...credo che molti dei problemi del nostro paese derivino proprio dal bassissimo valore di tante scuole superiori, che sfornano appunto tanti bei minchioni. E, vi assicuro, siete fortunati a non aver assistito ai "minuti di silenzio" nella mia classe.
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