di Vicky Rubini
(per il PortaleThailandia)
SE siete sopravvissuti al benvenuto regale tipico dei Thais, SE siete riusciti ad integrarVi
senza dare nell’occhio nella società
thai, SE siete riusciti a sopportare il concetto orwelliano di giustizia, di
pace e di libertà (no, seriamente, qui -
più o meno consapevolmente - credono che la libertà è schiavitù), SE siete
sopravvissuti alle orde di ladyboys, SE non siete morti per la consistenza
delle cavallette fritte (che di sapore non sono male, anzi), SE Vi siete
ripresi dallo choc del primo serpente/geko/topo in camera/cucina/doccia, SE non
avete avuto un frontale con un motorino con su lui, lei, il figlio, la nonna,
lo zio, il cane, il gatto, il topo e l’angelo della morte e il bastone (il
bastone è ovunque!) rigorosamente senza casco, SE non avete ancora
picchiato/non Vi siete fatti picchiare l’/dall’ ennesimo monaco con
l’Iphone/Ipad/ Ipet/I?Yesyou!, ALLORA
ditemi come avete fatto, Vi prego.
ALLORA non Vi resta che un ultimo ostacolo, prima di poterVi
dichiarare veri Thais (sempre che Ve
ne freghi qualcosa poterlo fare), e cioè imparare la lingua Thailandese.
NON starò ad annoiarVi con lezioni di grammatica perché NON
esiste. NE’ Vi tedierò spiegandoVi le coniugazioni dei verbi perché NON
esistono coniugazioni, ma NEANCHE voglio stupirvi con mirabolanti architetture
linguistiche fatte di irregolarità nella declinazione dei sostantivi
(maschile/femminile/neutro/sing/plur/dual) perché NO, NON esiste NULLA di TUTTO
ciò.
Vi butto giù giusto due curiosità, cose che magari (magari!) Vi faranno sorridere. Fondamentalmente la lingua thai, come abbiamo visto, è un po’ come la corazzata Potiemkin, però ha tre difficoltà tecniche abbastanza pronunciate
CONSONANTI ^ VOCALI v
il primo ostacolo è l’alfabeto , il secondo è la punteggiatura,
di cui abbiamo un’immagine qui sotto,
haha scherzone, nononhannolapunteggiaturascrivonotuttoattaccato!
Il terzo e più grande problema è l’intonazione. Mi spiego, avendo pochissime lettere per comporre
innumerevole parole, i Thais hanno deciso di usare sempre quelle tre quattro
sillabe (quasi ogni parola thailandese è mono o bisillabica, quasi mai oltre (a
parte il vero di nome di Bàngkok che è Krungthepmahanakhonamonrattanakosinmahintharayutthayamahadilokphopnoppharatratchathaniburiromudomratchaniwetmahasathanamonphimanawatansathitsakkathattiyawitsanukamprasit
(davvero)); quindi per formare più
parole usano dei toni, cinque per la precisione Medio, ALto , Basso, AScendente,
DIiscendente. Per noi (Ve l’assicuro!) è impensabile riuscire a distinguerli
prima di una lunga permanenza (io che parlo con nessuno ci riesco solo da un
paio di mesi);
ma visto che nessuno l’ha insegnato a me, io non starò certo
a insegnarlo a Voi, il thailandese, solo, ecco alcuni accorgimenti.
- Glai (m) è palesemente diverso da Glai (d), infatti il
primo vuol dire vicino e il secondo lontano; ( per esperienza, fate prima a
chiedere quanto dista)
- Ma (m) venire, Ma (al) cane, Ma (d) cavallo; però occhio perché nel nord-est la mamma = Ma (potete solo immaginare le
figure);
- Mai (m) miglio,
Mai (al) nuovo, Mai (as) particella negativa/bruciare, Mai (b) part interrogativa in fondo alla frase (vuoi
del riso? = ghin khao mai), (non mangi? = mai ghin mai), Mai (d) seta;
- (hehe vedete adesso) Kao (al) ginocchio, Kao (as) entrare,
Kao (b) lui/lei, Kao (d) corno, Kaao (m) al pesce, Kaao (al) notizia,
Kaao (as) RISO, Kaao (d) bianco.
Et cetera et altera. Beh, spero di aver reso l’idea!
Comunque non preoccupateVi, neanche i Thais sanno scrivere e leggere il
thailandese (no, seriamente, ci mettono sei ore, e si consultano a più riprese,
con detergimenti di sudori e sputamenti di catarri dovuti alla traiettoria di
pneumo-refoli congelati e congelanti dai condizionatori, per tradurre quello
che talvolta, malauguratamente, gli chiedo!)
Altra cosa importante, se volete dire a una ragazza che è
bella (poi mo so’ cavoli vostri, ca v’a dovete sposare, dopo!) state attenti a
non dirle che è una “sfigata” cioè, se dite Suai (as) tutto bene, se invece
dite Suai (d) beh, non è carino, diciamo. Ah, e se volete comprare una banana
(che poi qui hanno solo le bananine) attenzione, perché Quai (al) vuol dire
banana, ma Quai (d) vuol dire bufalo
che è esattamente come dire (con rispetto parlando)scemo. Uh certo, ehm, sapete che noi italiani, quando non capiamo,
diciamo “uhm?” (come a dire “come?”) ecco,
essendo la lingua di qui piuttosto onomatopeica (gatto = meow (as)),
Uhm vuol dire m*rda.
Alla prossima, se saremo tutti vivi
Nessun commento:
Posta un commento