Domani ci dovrebbe essere l’udienza che deve decidere se M.F. è in grado di intendere e volere. Era prevista da tempo, ma nella lenta burocrazia che stritola le persone affette da disadattamento psico-fisico, come spesso accade, si arriva tardi. O ce ne si rende conto fuori tempo massimo. Così lei, una donna di 40 anni nel frattempo ha dato alla luce un bimbo domenica mattina, da sola al freddo su un marciapiede, in una strada laterale della centralissima corso Umberto.
A farle compagnia solo una bottiglia di spumante, e l’indifferenza generale che vedeva in lei esclusivamente il volto “respingente” di una clochard ubriaca. Qualcuno le ha dato una coperta, altri hanno detto che si lamentava, ma nessuno si è accorto di quello che stava accadendo. Possibile? In fondo sarebbe bastato chiamare un’autoambulanza. In solitudine invece M.F. Ha dato alla luce il suo bambino e poi come se niente fosse si è allontanata, scombussolata. Solo allora sono stati avvertiti i carabinieri, che hanno portato il bambino in un ospedale. Il piccolo fortunatamente pur avendo una leggera ipotermia e pesando solo 2 chili è stato accudito e ora sta bene. Forse verrà dato in affidamento. M.F. È stata rintracciata a qualche centinaio di metri distanze, anche lei è ricoverata al Loreto Mare e sta meglio.
1 commento:
Come posso non essere d'accordo? Nota a margine: solo il manifesto, nel panorama giornalistico italiano, è capace di un'analisi così intelligente di un fatto di cronaca: salviamo questo giornale!
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