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venerdì 27 aprile 2012

25 Aprile, perché rispettarlo

Di Marzano Luigi
Le celebrazioni per il 25 Aprile sono terminate, tanti italiani hanno festeggiato un giorno importantissimo della nostra storia e ricordano ancora con gratitudine il sacrificio, quale è stato la Resistenza, che oggi ci ha donato la libertà e una bellissima Costituzione. E' vero, forse oggi si possono fare delle polemiche sulla condizione attuale del nostro paese, ma è grazie a quel giorno ed agli avvenimenti subito successivi che l'Italia oggi è un paese democratico, sopravvissuto con grande dignità al dopoguerra, agli anni di piombo ed a tanti avvenimenti drammatici che hanno segnato la storia dei popoli europei.
Chi abita oggi lo stivale probabilmente ha ancora problemi di identità, ma si tratta di unacondizione normale ed inevitabile a giudicare dalla storia che ci trasportiamo addosso. E' vero però che molti italiani ricordano comunque con orgoglio le persone che hanno cancellato l'ignobile movimento fascista.

Non concentriamoci su chi è riuscito a farlo o su chi vuole l'esclusiva dei meriti, ma sul coraggio
che queste persone ci hanno donato affinchè vivessimo una vita di democrazia. Che ovviamente costa fatica.
Oggi siamo un paese libero senza balilla e senza leggi razziali.
Però io mi sono stufato di una cosa: Sentendo le notizie dei giorni scorsi mi si scatena la rabbia per la prepotenza con cui neofascisti e politici italiani (o politici italiani neo fascisti) abbiano criticato con disgustosa aberrazione una giornata cosi importante.
Sono altrettanto stanco di chi pretende di fare politica col fascismo chiamando in causa la libertà di espressione, che i loro idoli non hanno mai rispettato. Il fascimo non è politica, il fascismo non era bene comune, il fascismo era violenza, prepotenza, odio. E non ci vedo altro. Chi rivendica meriti come il pareggio di bilancio, il sistema pensionistico e il benessere degli italiani ha studiato la storia con le fette di salame sugli occhi.
Non vogliamo più scritte sui muri irrispettose e non vogliamo che chi ha potere mediatico abbia pure il coraggio di trasmettere chi rivisita qualsiasi forma  di nazi-fascismo. Quella del Duce era un'Italia malata, di odio e crisi economica. Chi la rivaluta sbaglia. Ogni epoca ha il suo fascismo, non ripetiamo gli stessi errori.


1 commento:

Sara L ha detto...

Questa è una legge raziale in vigore attualmente nel nostro ordinamento http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/98286dl.htm

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